EVENTO ORGANIZZATO DA
LA MANIFESTAZIONE
Il Progetto 2025
I concerti, le opere d’arte, gli incontri della manifestazione vogliono, infatti, offrire un ampio
spettro di riflessioni sull’incessante transito dell’essere umano, sia per quanto riguarda il suo
continuo muoversi da un luogo all’altro (non tralasciando le pratiche di territorializzazione degli spazi, i conflitti con chi già li abita e le ibridazioni culturali di cui siamo figli), sia per quanto riguarda il difficile e ambivalente rapporto con la terra d’origine che si è dovuta abbandonare; ma anche la nostra continua ricerca del differente pur ben radicati nell’abitudine.
Se dalla prospettiva individuale il Qui rappresenta l’abitudine, dalla prospettiva della
nostra storia è l’Altrove a essere il tema conduttore del nostro esistere.
Nei nostri piatti, nelle nostre parole, nelle nostre musiche, troviamo il nostro esserci contaminati l’un l’altro attraverso scambi mercantili o migrazioni, fossero esse per necessità o per conquista.
Siamo il frutto di tutte le precedenti migrazioni.
LETTERATURA
ARTE
MUSICA
Pensare alla migrazione e legarla al nostro territorio non può che ricordarci che siamo terra di
passaggio di una delle più importanti Vie del Sale dell’antichità.
Per questo motivo stiamo
contattando cantautori e musicisti di Genova, luogo dove si andava a rifornirsi di sale per poi portarlo nella pianura padana attraversando i bellissimi crinali appenninici che ci separano dal mare.
Al momento abbiamo contattato il cantautore Francesco Baccini (Venerdì sera) e il poli strumentista
nonché cantautore Cristiano De Andrè e la band con la quale rievoca i memorabili brani di suo
padre Fabrizio (Sabato sera).
Per la Domenica, pensando alle musiche originarie del percorso lungo l’Appennino, stiamo
coinvolgendo dei musicisti folk di richiamo internazionale per animare il pomeriggio e la serata con momenti di canto e ballo, sempre attenti a riconoscere e a far emergere le reciproche influenze che contraddistinguono le differenti sonorità folk.
Presso HUB Volpedo, Biblioteca Comunale Mario Fiori
Verranno organizzati degli incontri con saggisti, scrittori e poeti prendendo spunto dal tema,
declinandolo da più prospettive. Stiamo lavorando per proporre un’introduzione
storico/filosofica/scientifica dell’incessante transito.
Tra le persone che stiamo contattando ci sono Alessandro Barbero, Emanuele Coccia, Edoardo Boncinelli, Andrea Augenti.
A seguire vorremmo parlare delle difficoltà dei percorsi migratori, con tutte le complessità del rapporto fra il luogo di origine e il luogo di arrivo, e stiamo pensando di farlo attraverso le parole di
un antropologo e psichiatra quale Roberto Beneduce, fondatore del Centro Frantz Fanon.
Un altro aspetto che vorremmo indagare è il viaggio del cibo, e prendendo spunto da una delle
prelibatezze del territorio, il Tartufo di San Sebastiano Curone, raccontare nelle parole di Davide
Bergna come anche quanto di più evidentemente statico, come un fungo sotterraneo, segua in realtà
le regole della biologia e riesca a spostarsi in territori differenti in cerca di condizioni ideali per
meglio sopravvivere.
Tra gli ospiti letterari stiamo pensando di invitare autori quali Fabio Pusterla, Maria Grazia
Calandrone, Raffaella Romagnoli, Filippo Capobianco, Walter Siti, Daniele Mencarelli.
Nel mondo dell’arte il rimescolamento, il camuffamento, l’intreccio di differenti esperienze e lo sguardo aperto sul nuovo non dimenticando la tradizione sono gli elementi fondamentali per
riuscire a produrre opere che possano essere significative e aprire lo sguardo sul mondo.
Anche qui il tema portante dell’edizione non deve essere preso alla lettera come opera d’arte che parli di migrazione, perché già il porsi dell’artista evidenzia la necessità migratoria del pensiero e delle emozioni per poter innescare il processo creativo.
Gli artisti che stiamo contattando per questa edizione, di fama non solo italiana, sono Emilio Isgrò,
Mimmo Palladino e Marzia Migliora.
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